Innovazione nell'aria compressa: consentire alle imprese di ridurre le emissioni di gas serra e i costi operativi durante il ciclo produttivo
Il nuovo compressore a due velocità Atlas Copco garantisce un ottimo ritorno sull'investimento e contribuisce alla sostenibilità ambientale grazie alla riduzione dei consumi energetici fino al 20% rispetto ai compressori a velocità fissa.
Atlas Copco ha recentemente annunciato, prima sul mercato, un compressore d'aria a due velocità che garantisce un risparmio fino al 20% dei costi energetici rispetto ai compressori a velocità fissa. La nuova macchina contribuisce a ridurre i costi operativi e a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Con un semplice upgrade la riduzione dei consumi può, in caso di variazioni della portata d'aria richiesta, raggiungere il 50%.
È una dimostrazione dell'impegno della multinazionale svedese nello sviluppo di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico per consentire alle imprese di ridurre le emissioni di gas serra durante il ciclo produttivo e di risparmiare sui costi energetici.
Atlas Copco investe infatti in attività di ricerca e sviluppo per offrire prodotti e soluzioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico e per ridurre le emissioni dovute alle attività produttive dei clienti. Dalle analisi svolte internamente, in conformità alla SBTi (Science Base Target initiative), è emerso infatti che l'impatto ambientale causato dal Gruppo Atlas Copco deriva in massima parte dall'utilizzo dei suoi prodotti nei processi produttivi dei clienti.
Da cosa è nata l'idea creativa di questo compressore?
L'idea creativa da cui è nato questo compressore è quella di ridurre i consumi dei compressori a velocità fissa nelle fasi improduttive, quando la richiesta d'aria diminuisce ma il motore continua a girare a velocità massima, generando degli sprechi.
In termini tecnici si riducono le perdite transitorie che, per un compressore a velocità fissa, possono arrivare fino al 20% del consumo energetico totale.
Il nuovo compressore GA FLX è infatti una macchina innovativa il cui motore è in grado di funzionare a due velocità: una velocità massima quando c'è richiesta di aria e una velocità minima che si attiva automaticamente nelle fasi improduttive, ad esempio quando la richiesta d'aria diminuisce prima dello spegnimento.
Lo stesso compressore può, con un semplice aggiornamento software, variare la velocità del motore adattando la portata di aria erogata alle effettive necessità, diventando di fatto un compressore con azionamento a velocità variabile (VSD), che riduce i consumi energetici fino al 50%.
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Con un semplice upgrade la riduzione dei consumi può, in caso di variazioni della portata d'aria richiesta, raggiungere il 50%.
È una dimostrazione dell'impegno della multinazionale svedese nello sviluppo di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico per consentire alle imprese di ridurre le emissioni di gas serra durante il ciclo produttivo e di risparmiare sui costi energetici.
Atlas Copco investe infatti in attività di ricerca e sviluppo per offrire prodotti e soluzioni sempre più efficienti dal punto di vista energetico e per ridurre le emissioni dovute alle attività produttive dei clienti. Dalle analisi svolte internamente, in conformità alla SBTi (Science Base Target initiative), è emerso infatti che l'impatto ambientale causato dal Gruppo Atlas Copco deriva in massima parte dall'utilizzo dei suoi prodotti nei processi produttivi dei clienti.
Da cosa è nata l'idea creativa di questo compressore?
L'idea creativa da cui è nato questo compressore è quella di ridurre i consumi dei compressori a velocità fissa nelle fasi improduttive, quando la richiesta d'aria diminuisce ma il motore continua a girare a velocità massima, generando degli sprechi.
In termini tecnici si riducono le perdite transitorie che, per un compressore a velocità fissa, possono arrivare fino al 20% del consumo energetico totale.
Il nuovo compressore GA FLX è infatti una macchina innovativa il cui motore è in grado di funzionare a due velocità: una velocità massima quando c'è richiesta di aria e una velocità minima che si attiva automaticamente nelle fasi improduttive, ad esempio quando la richiesta d'aria diminuisce prima dello spegnimento.
Lo stesso compressore può, con un semplice aggiornamento software, variare la velocità del motore adattando la portata di aria erogata alle effettive necessità, diventando di fatto un compressore con azionamento a velocità variabile (VSD), che riduce i consumi energetici fino al 50%.
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Parole chiave: Aria compressa, Compressori
- Lorenzo Cusinato
- Adicomp srl
- Sauer Compressori