Manutenzione dell'olio con la filtrazione fine: come navigare green
Navigare green, risparmiando olio
Fabrizio Paradisi - Karberg & Hennemann
1. La manutenzione dell'olio come approccio alla green economy e al rincaro delle materie prime
2. Perché filtrare e mantenere il fluido di processo
3. Le regole
4. Caso applicativo: Oli biodegradabili EAL - impianto Desorber Combi
5. Caso applicativo: Gasolio - impianto PTU
6. Caso applicativo: Olio lubrificante motore - impianto HDU
7. Caso applicativo: Olio idraulico gru e argani - impianto HDU
Origine dei guasti meccanici
- Incidente (15%)
- Degrado temporale (15%)
- Degrado superficiale (70%):
1. Usura chimica Corrosione (20%) (contaminazione liquida);
2. Usura Meccanica (50%) (contaminazione solida)
Contaminanti solidi, acqua, temperatura e stress meccanici: questi fattori contribuiscono al degrado dell'olio e alla conseguente formazione di resine e morchie. La miglior regola è mantenerlo: pulito, asciutto e alle temperature di progetto.
Manutenzione e contaminati dell'olio: particelle, acqua, lacche/varnish.
Mediante l'unità CJC? Desorber + HDU 27/27 è possibile eliminare grosse quantità di acqua da diverse tipologie di olio compresi gli EAL (Environmentally Acceptable Lubricants), anche in emulsione - per applicazioni come thrusters, astucci elica, timoni, pinne stabilizzatrici, eliche a passo variabile.
I benefici derivanti dall'utilizzo di un sistema CJC? Desorber + HDU 27/27:
- Rimozione di grandi quantità di acqua, anche emulsionata con riduzione dell'acidificazione dell'olio e crescita batterica
- Rimozione della contaminazione solida
- Riduzione dei fenomeni di corrosione
- Aumento dell'aspettativa di vita del sistema
- Riduzione delle manutenzioni straordinarie con notevole riduzione dei costi
- Soluzione compatta
La società di certificazione DNV consiglia: "se viene utilizzato un olio biodegradabile è consigliato prevedere un dispositivo per mantenere il contenuto di acqua nell'olio entro i valori prescritti".
Nel pdf allegato, è possibile visionare la presentazione completa e i casi applicativi.
- Incidente (15%)
- Degrado temporale (15%)
- Degrado superficiale (70%):
1. Usura chimica Corrosione (20%) (contaminazione liquida);
2. Usura Meccanica (50%) (contaminazione solida)
Contaminanti solidi, acqua, temperatura e stress meccanici: questi fattori contribuiscono al degrado dell'olio e alla conseguente formazione di resine e morchie. La miglior regola è mantenerlo: pulito, asciutto e alle temperature di progetto.
Manutenzione e contaminati dell'olio: particelle, acqua, lacche/varnish.
Mediante l'unità CJC? Desorber + HDU 27/27 è possibile eliminare grosse quantità di acqua da diverse tipologie di olio compresi gli EAL (Environmentally Acceptable Lubricants), anche in emulsione - per applicazioni come thrusters, astucci elica, timoni, pinne stabilizzatrici, eliche a passo variabile.
I benefici derivanti dall'utilizzo di un sistema CJC? Desorber + HDU 27/27:
- Rimozione di grandi quantità di acqua, anche emulsionata con riduzione dell'acidificazione dell'olio e crescita batterica
- Rimozione della contaminazione solida
- Riduzione dei fenomeni di corrosione
- Aumento dell'aspettativa di vita del sistema
- Riduzione delle manutenzioni straordinarie con notevole riduzione dei costi
- Soluzione compatta
La società di certificazione DNV consiglia: "se viene utilizzato un olio biodegradabile è consigliato prevedere un dispositivo per mantenere il contenuto di acqua nell'olio entro i valori prescritti".
Nel pdf allegato, è possibile visionare la presentazione completa e i casi applicativi.
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Fonte: mcTER Navale Web Edition maggio 2022 Transizione energetica e 4.0 nel settore navale: sfide e opportunità
Parole chiave: Filtrazione, Lubrificazione industriale
- Texaco Lubricants