Asset Investment Planning
Asset Investment Planning
Una componente dell'Asset Management Avanzato
Sandro Turci - Net Surfing
Netsurf ha messo a punto un modello esclusivo di "Asset Management Avanzato" che va ben oltre la classica "Manutenzione" e che prevede quattordici argomenti raccolti in un Diagramma Radar da noi sviluppato, dei quali uno importante riguarda specificamente la Pianificazione Investimenti e cioè l'Asset Investment Planning.
Le Aziende e le Organizzazioni di una certa dimensione hanno il problema di ottimizzare gli investimenti negli Asset per mantenere o raggiungere gli SLAs (Service Level Agreement) che gli sono necessari per rimanere su un giusto livello di spesa e contemporaneamente evitare il rischio di possibili guasti. Ottenere il massimo da quello che si spende e ridurre il rischio al minimo.
Idealmente queste Aziende e Organizzazioni possono avere la tendenza a "diluire" il loro orizzonte di pianificazione degli investimenti su periodi che possono arrivare anche a 25 anni per rimanere sbilanciati e senza risorse adeguate.
La metodologia e le applicazioni di Asset Investment Planning (AIP) consentono di utilizzare i dati raccolti dal sistema di Enterprise Asset Management per prendere delle decisioni basate sui dati e sulle proprie strategie di investimento per ottenere il massimo risultato minimizzando il rischio.
Per costruire un proprio piano di Asset Investment Planning occorre disporre di alcune informazioni specifiche che sono la "Asset Condition", la "Asset Criticality" Il "Rischio di Business" nel caso quell'Equipment possa guastarsi e smettere di funzionare, e infine il "Service Level" e cioè il livello di servizio che si vuole raggiungere o mantenere.
Fanno parte di questa metodologia anche l'ottenimento di alcuni specifici reports che rendono molto più semplice la determinazione del Budget che bisogna prevedere, quando riparare, quando ricondizionare o acquistare ex novo un certo asset ... e determinare altresì quando (esattamente) occorre fare quell'investimento.
Nel passato, per decidere se sostituire o meno un determinato asset si è fatto molto affidamento su pratiche "storiche" consolidate nel tempo e, molto spesso, anche a valutazioni "fatte a spanne", piuttosto che alle raccomandazioni originali fatte dai fornitori.
Questo processo è diventato assolutamente troppo costoso, troppo lento e spesso porta a risultati sbagliati.
La metodologia di Asset Investment Planning cerca quindi di bilanciare e ottimizzare costi, rischi e miglioramento delle prestazioni in funzione dei possibili interventi di ricondizionamento, o di sostituzione.
Occorre così dare risposte basate sui dati a domande fondamentali quali :
- Di quale Budget ho effettivamente bisogno ?
- Quanto ne devo spendere ?
- Quando dovrei spenderlo?
Per predisporre un Asset Investment Planning bisogna definire e quantificare i seguenti dati di input :
1. Le condizioni dell'Asset
2. La criticità dell'Asset
3. Il Rischio di Business se l'Asset si guasta
4. Il Livello di Servizio Richiesto (SLA)
1. Le Condizioni dell'Asset
Per fare un piano di investimenti AIM occorre prima di tutto effettuare una valutazione delle condizioni in
cui si trovano i vari asset e bisogna farlo utilizzando una metodologia strutturata che possa portare a risultati congruenti. Oltre allo stato di salute dell'asset, bisogna sicuramente valutare la "vita residua" dell'asset stesso perché questa influenza notevolmente il calcolo.
Nel fare queste valutazioni bisogna tener conto che raramente gli asset si deteriorano in modo lineare e quindi bisogna ipotizzare una curva di decadimento che rispecchi la natura e l'utilizzo dell'asset stesso.
Una volta che si sia individuato su quale punto della curva di decadimento si trova oggi un certo asset, la Direzione Tecnica deve valutare quali investimenti sono richiesti (o sarebbero richiesti) per estenderne la vita utile. Si potrebbe per esempio pensare di applicare la manutenzione preventiva, magari pianificata con una frequenza maggiore, oppure si potrebbe valutare se non sia il momento di sostituire questo asset.
La soluzione software di AIP consente di disegnare la curva di decadimento per ciascun Asset da cui valutare in quali condizioni si troverà questo asset nell'arco di 5, 10, 20 o 50 anni.
Queste logiche e queste funzioni avanzate sono implementabili nella soluzione Infor EAM e, per alcune
elaborazioni e reports sono già pronte e disponibili nel software di base.
2. La criticità dell'Asset
La Criticità di un Asset rappresenta l'impatto di una possibile guasto e in qualche modo misura la capacità dell'organizzazione di perseguire le sue strategie, le sue politiche ed i suoi obiettivi. Una valutazione della criticità fa parte dell'AIP e guida e determina la classifica di priorità di un determinato asset.
La determinazione della Criticità degli Asset richiede l'applicazione di una metodologia consistente per definire le relazioni tra differenti fattori per differenti asset.
Solo l'organizzazione (l'Azienda) può essere in grado di definire correttamente queste correlazioni tra i suoi diversi asset.
Questa metodologia, con le sue varie forme di maggiore o minore complessità, è, di fatto la metodologia dell' Equipment Ranking, che è uno dei capitoli dell'Asset Management Avanzato e che è già presente nella soluzione standard di Infor EAM.
E' importante sottolineare che l'Asset Criticality può variare al modificarsi degli obiettivi di Business e quindi può variare anche nel tempo: in quel caso occorre riadattare il modello di analisi.
3. Tolleranza al rischio che l'asset si guasti
Non esiste Business che abbia un livello rischio nullo (zero). Mentre alcune organizzazioni cercano di mitigare questo rischio, altre si rendono conto che non possono fare business se non prendendosi un certo grado di rischio. Le organizzazioni devono perciò definire la loro tolleranza al rischio che un certo asset si possa guastare o rompere e possa quindi generare delle conseguenze negative.
Devono quindi fare gli investimenti in conseguenza di queste valutazioni sul rischio.
Il guasto o la rottura di un asset può avere un ampio spetto di conseguenze:
- Sicurezza : potrebbe incendiarsi, esplodere, riversare liquidi inquinanti nell'ambiente, ecc.
- Conseguenze Fisiche : potrebbe causare un rumore molesto, vibrazioni pericolose, ferimento, ecc.
- Conseguenze Economiche e Finanziarie : costi maggiori, inefficienza operativa, impossibilità di onorare un contratto, problemi con la supply chain, ecc.
- Legali : possibilità di dover pagare delle penali, delle sanzioni , delle conseguenze di incidenti, degli indennizzi, ecc.
4. Livello di Servizio Richiesto
Il Livello di Servizio può essere definito come una serie di parametri che riflettono situazioni sociali, politiche, ambientali o economiche che un'organizzazione intende fornire / erogare ai propri clienti ed agli stakeholder attraverso l'uso dei propri asset. La normativa ISO 55000 stabilisce che gli asset debbano essere gestiti raggiungendo un determinato livello di servizio e che il tutto vada visto anche nell'ottica dell'ottimizzazione del Total Cost Of Ownership.
Una soluzione software di Enterprise Asset Management (quale Infor EAM), nell'ottica dell'Asset Management Avanzato dovrebbe consentire di implementare le politiche, le strategie e gli obiettivi collegandoli ai KPIs e, alla fine, collegandoli ai livelli di servizio definiti nel modello.
Nella valutazione complessiva vanno ad essere considerati anche gli aspetti di Affidabilità dell'Asset e la probabilità che possa eventualmente guastarsi nell'arco del periodo di tempo preso in considerazione.
Per inquadrare completamente il problema occorre quindi sviluppare anche delle valutazioni basate sui Costi di Sostituzione dell'Asset, sulla sua Vita Residua, sulla sua effettiva Curva di Decadimento e sulla sua Storia Manutentiva.
Per sviluppare il Processo di AIP potrebbe essere utile coinvolgere più figure aziendali.
L'Equipment Ranking può essere utilizzato in questi processi perché consente di valutare in modo strutturato (e precisamente calcolato) una graduatoria di priorità tra gli asset che tenga conto (con
opportuni calcoli) di diversi fattori che sono tra loro disomogenei ma che concorrono tutti alla valutazione della situazione complessiva dell'asset.
Si tratta di cioè assegnare dei punteggi e riunire sotto un unico indice :
- Le condizioni fisiche dell'asset
- Le sue performance
- La sua frequenza di guasto
- L'impatto di un eventuale guasto
Ne consegue una Migliore pianificazione degli investimenti sia sotto il profilo del CAPEX per la sostituzione di alcuni asset, sia sotto il profilo dei OPEX per il ricondizionamento o la maggior manutenzione di questi
asset.
RISULTATI
Con tutti questi input - Condizione dell'Asset, Criticità, Tolleranza al Rischio e Livelli di Servizio, il sistema può elaborare dei reports che sviluppano l'evidenza delle conseguenze di una certa scelta piuttosto che di un'altra in un'ottica di simulazione.
Le organizzazioni possono così creare degli scenari che gli evidenzino come devono orientare gli investimenti per soddisfare i Livelli di Servizio stabiliti per il loro business.
UNA SOLUZIONE OLISTICA
La maggior parte delle informazioni chiave che devono essere inserite nel modello di Asset Investment Planning sono disponibili di fatto nel sistema di Enterprise Asset Management - Infor EAM. Questo a partire dal registro degli Asset per arrivare alla "Storia Manutentiva" legata alla gestione degli Ordini di Lavoro e a tutte le altre informazioni che abbiamo citato in questo articolo.
Disporre quindi di un'unica piattaforma che sia in grado di contenere e gestire tutte queste informazioni diventa un vantaggio strategico essenziale nella implementazione di un Asset Investment Planning ed evita la necessità di replicare le stesse informazioni su sistemi diversi.
Un unico sistema (Infor EAM) che può contenere il tutto.
Un asset investment plan (AIP) è un piano di investimento basato su dati che consente alle organizzazioni con un alto livello di investimento in asset, di definire le priorità di investimento in un modo efficiente e giustificabile.
Idealmente queste Aziende e Organizzazioni possono avere la tendenza a "diluire" il loro orizzonte di pianificazione degli investimenti su periodi che possono arrivare anche a 25 anni per rimanere sbilanciati e senza risorse adeguate.
La metodologia e le applicazioni di Asset Investment Planning (AIP) consentono di utilizzare i dati raccolti dal sistema di Enterprise Asset Management per prendere delle decisioni basate sui dati e sulle proprie strategie di investimento per ottenere il massimo risultato minimizzando il rischio.
Per costruire un proprio piano di Asset Investment Planning occorre disporre di alcune informazioni specifiche che sono la "Asset Condition", la "Asset Criticality" Il "Rischio di Business" nel caso quell'Equipment possa guastarsi e smettere di funzionare, e infine il "Service Level" e cioè il livello di servizio che si vuole raggiungere o mantenere.
Fanno parte di questa metodologia anche l'ottenimento di alcuni specifici reports che rendono molto più semplice la determinazione del Budget che bisogna prevedere, quando riparare, quando ricondizionare o acquistare ex novo un certo asset ... e determinare altresì quando (esattamente) occorre fare quell'investimento.
Nel passato, per decidere se sostituire o meno un determinato asset si è fatto molto affidamento su pratiche "storiche" consolidate nel tempo e, molto spesso, anche a valutazioni "fatte a spanne", piuttosto che alle raccomandazioni originali fatte dai fornitori.
Questo processo è diventato assolutamente troppo costoso, troppo lento e spesso porta a risultati sbagliati.
La metodologia di Asset Investment Planning cerca quindi di bilanciare e ottimizzare costi, rischi e miglioramento delle prestazioni in funzione dei possibili interventi di ricondizionamento, o di sostituzione.
Occorre così dare risposte basate sui dati a domande fondamentali quali :
- Di quale Budget ho effettivamente bisogno ?
- Quanto ne devo spendere ?
- Quando dovrei spenderlo?
Per predisporre un Asset Investment Planning bisogna definire e quantificare i seguenti dati di input :
1. Le condizioni dell'Asset
2. La criticità dell'Asset
3. Il Rischio di Business se l'Asset si guasta
4. Il Livello di Servizio Richiesto (SLA)
1. Le Condizioni dell'Asset
Per fare un piano di investimenti AIM occorre prima di tutto effettuare una valutazione delle condizioni in
cui si trovano i vari asset e bisogna farlo utilizzando una metodologia strutturata che possa portare a risultati congruenti. Oltre allo stato di salute dell'asset, bisogna sicuramente valutare la "vita residua" dell'asset stesso perché questa influenza notevolmente il calcolo.
Nel fare queste valutazioni bisogna tener conto che raramente gli asset si deteriorano in modo lineare e quindi bisogna ipotizzare una curva di decadimento che rispecchi la natura e l'utilizzo dell'asset stesso.
Una volta che si sia individuato su quale punto della curva di decadimento si trova oggi un certo asset, la Direzione Tecnica deve valutare quali investimenti sono richiesti (o sarebbero richiesti) per estenderne la vita utile. Si potrebbe per esempio pensare di applicare la manutenzione preventiva, magari pianificata con una frequenza maggiore, oppure si potrebbe valutare se non sia il momento di sostituire questo asset.
La soluzione software di AIP consente di disegnare la curva di decadimento per ciascun Asset da cui valutare in quali condizioni si troverà questo asset nell'arco di 5, 10, 20 o 50 anni.
Queste logiche e queste funzioni avanzate sono implementabili nella soluzione Infor EAM e, per alcune
elaborazioni e reports sono già pronte e disponibili nel software di base.
2. La criticità dell'Asset
La Criticità di un Asset rappresenta l'impatto di una possibile guasto e in qualche modo misura la capacità dell'organizzazione di perseguire le sue strategie, le sue politiche ed i suoi obiettivi. Una valutazione della criticità fa parte dell'AIP e guida e determina la classifica di priorità di un determinato asset.
La determinazione della Criticità degli Asset richiede l'applicazione di una metodologia consistente per definire le relazioni tra differenti fattori per differenti asset.
Solo l'organizzazione (l'Azienda) può essere in grado di definire correttamente queste correlazioni tra i suoi diversi asset.
Questa metodologia, con le sue varie forme di maggiore o minore complessità, è, di fatto la metodologia dell' Equipment Ranking, che è uno dei capitoli dell'Asset Management Avanzato e che è già presente nella soluzione standard di Infor EAM.
E' importante sottolineare che l'Asset Criticality può variare al modificarsi degli obiettivi di Business e quindi può variare anche nel tempo: in quel caso occorre riadattare il modello di analisi.
3. Tolleranza al rischio che l'asset si guasti
Non esiste Business che abbia un livello rischio nullo (zero). Mentre alcune organizzazioni cercano di mitigare questo rischio, altre si rendono conto che non possono fare business se non prendendosi un certo grado di rischio. Le organizzazioni devono perciò definire la loro tolleranza al rischio che un certo asset si possa guastare o rompere e possa quindi generare delle conseguenze negative.
Devono quindi fare gli investimenti in conseguenza di queste valutazioni sul rischio.
Il guasto o la rottura di un asset può avere un ampio spetto di conseguenze:
- Sicurezza : potrebbe incendiarsi, esplodere, riversare liquidi inquinanti nell'ambiente, ecc.
- Conseguenze Fisiche : potrebbe causare un rumore molesto, vibrazioni pericolose, ferimento, ecc.
- Conseguenze Economiche e Finanziarie : costi maggiori, inefficienza operativa, impossibilità di onorare un contratto, problemi con la supply chain, ecc.
- Legali : possibilità di dover pagare delle penali, delle sanzioni , delle conseguenze di incidenti, degli indennizzi, ecc.
4. Livello di Servizio Richiesto
Il Livello di Servizio può essere definito come una serie di parametri che riflettono situazioni sociali, politiche, ambientali o economiche che un'organizzazione intende fornire / erogare ai propri clienti ed agli stakeholder attraverso l'uso dei propri asset. La normativa ISO 55000 stabilisce che gli asset debbano essere gestiti raggiungendo un determinato livello di servizio e che il tutto vada visto anche nell'ottica dell'ottimizzazione del Total Cost Of Ownership.
Una soluzione software di Enterprise Asset Management (quale Infor EAM), nell'ottica dell'Asset Management Avanzato dovrebbe consentire di implementare le politiche, le strategie e gli obiettivi collegandoli ai KPIs e, alla fine, collegandoli ai livelli di servizio definiti nel modello.
Nella valutazione complessiva vanno ad essere considerati anche gli aspetti di Affidabilità dell'Asset e la probabilità che possa eventualmente guastarsi nell'arco del periodo di tempo preso in considerazione.
Per inquadrare completamente il problema occorre quindi sviluppare anche delle valutazioni basate sui Costi di Sostituzione dell'Asset, sulla sua Vita Residua, sulla sua effettiva Curva di Decadimento e sulla sua Storia Manutentiva.
Per sviluppare il Processo di AIP potrebbe essere utile coinvolgere più figure aziendali.
L'Equipment Ranking può essere utilizzato in questi processi perché consente di valutare in modo strutturato (e precisamente calcolato) una graduatoria di priorità tra gli asset che tenga conto (con
opportuni calcoli) di diversi fattori che sono tra loro disomogenei ma che concorrono tutti alla valutazione della situazione complessiva dell'asset.
Si tratta di cioè assegnare dei punteggi e riunire sotto un unico indice :
- Le condizioni fisiche dell'asset
- Le sue performance
- La sua frequenza di guasto
- L'impatto di un eventuale guasto
Ne consegue una Migliore pianificazione degli investimenti sia sotto il profilo del CAPEX per la sostituzione di alcuni asset, sia sotto il profilo dei OPEX per il ricondizionamento o la maggior manutenzione di questi
asset.
RISULTATI
Con tutti questi input - Condizione dell'Asset, Criticità, Tolleranza al Rischio e Livelli di Servizio, il sistema può elaborare dei reports che sviluppano l'evidenza delle conseguenze di una certa scelta piuttosto che di un'altra in un'ottica di simulazione.
Le organizzazioni possono così creare degli scenari che gli evidenzino come devono orientare gli investimenti per soddisfare i Livelli di Servizio stabiliti per il loro business.
UNA SOLUZIONE OLISTICA
La maggior parte delle informazioni chiave che devono essere inserite nel modello di Asset Investment Planning sono disponibili di fatto nel sistema di Enterprise Asset Management - Infor EAM. Questo a partire dal registro degli Asset per arrivare alla "Storia Manutentiva" legata alla gestione degli Ordini di Lavoro e a tutte le altre informazioni che abbiamo citato in questo articolo.
Disporre quindi di un'unica piattaforma che sia in grado di contenere e gestire tutte queste informazioni diventa un vantaggio strategico essenziale nella implementazione di un Asset Investment Planning ed evita la necessità di replicare le stesse informazioni su sistemi diversi.
Un unico sistema (Infor EAM) che può contenere il tutto.
Un asset investment plan (AIP) è un piano di investimento basato su dati che consente alle organizzazioni con un alto livello di investimento in asset, di definire le priorità di investimento in un modo efficiente e giustificabile.
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Settori: Asset Management, Manutenzione industriale
Parole chiave: Asset Management, Manutenzione industriale
- Eligio Manuzzato
- AT4 Smart Services